La BORRAGINE, un’erba poco conosciuta

LE IMMAGINI della BORRAGINE
coltivata nell’Orto di San Massimo.
R.accolti è il Progetto di AGRICOLTURA SOCIALE a favore di persone svantaggiate, aiutate dai volontari dell'Associazione Gli Orti di San Giuseppe ODV

r.accolti
è un Progetto sperimentale di AGRICOLTURA SOCIALE
a favore di persone svantaggiate che sul campo sono ACCOLTE e aiutate dai soci volontari dell’Associazione Gli Orti di San Giuseppe ODV

Cari Amici della ns. Organizzazione di Volontariato ODV,

Come noto a chi frequenta il ns. ORTO di San Massimo, oppure a chi segue con attenzione queste News, siamo sempre alla RICERCA di ortaggi storici, dimenticati, poco conosciuti.

Ecco spiegato perché abbiamo destinato una corsia alla BORRAGINE.

La borragine (nome scientifico: Borago officinalis) è una pianta erbacea annuale, che può raggiungere l’altezza di 60 cm.  Il nome deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie.
Ha FOGLIE verdi-scure, ovali ellittiche con picciolo, raccolte a rosetta basale, lunghe 10/15 cm e poi di minori dimensioni sullo stelo.
FIORI, di breve durata, presentano cinque petali, disposti a stella, di colore blu-viola, al centro sono visibili le antere derivanti dall’unione dei 5 stami.  Sono raccolti in infiorescenze sommitali, penduli in piena fioritura.
 
Proprietà
La borragine contiene molti sali minerali: principalmente il potassio, ma anche buone quantità di ferro, rame, calcio, fosforo, magnesio e di sodio.
Il potassio protegge il cuore; ferro e rame sono importanti per la produzione dei globuli rossi; calcio, fosforo e magnesio favoriscono la salute di ossa e denti.

Inoltre è una buona fonte di vitamina C, nutriente dall’effetto antiossidante in grado di promuovere il buon funzionamento del sistema immunitario.  Altri antiossidanti presenti nella borragine sono la vitamina A e il manganese, mentre le vitamine del gruppo B favoriscono un buon metabolismo.
La borragine è una fonte di grassi alleati della salute, soprattutto monoinsaturi ma anche polinsaturi come l’acido gamma-linolenico.
I folati promuovono il corretto sviluppo del sistema nervoso durante la gestazione.
 
Ricette
Consumate la borragine il prima possibile, in modo da beneficiare al massimo di tutte le sue sostanze.
Le parti commestibili di questa pianta erbacea sono le foglie e i fiori.
Le FOGLIE si consumano in vari modi: cotte al vapore o bollite e condite a piacere, stufate in padella con l’aglio oppure utilizzate come ingrediente in un minestrone di verdura mista. 

In Liguria sono parte del ripieno dei tradizionali ravioli.
https://ricetta.it/ravioli-di-borragine

I FIORI di colore indaco vivace, sono aggiunti crudi nelle insalate o, essendo commestibili, usati per guarnire dessert.
Infine è tipico il consumo in frittelle dei fiori e delle foglie (passate in pastella e poi fritte).



Vi ricordo la RICERCA di VOLONTARI:  https://gliortidisangiuseppe.org/cercasi-umani/

Ricordo anche il numero per donarci il 5×1000:  93 191 420 236



Da LUNEDI’ 16 maggio  a  VENERDI’ 20 maggio

l’orto sarà APERTO in orario  08:15 – 12:00

Per le giornate del periodo è più ampia la varietà di ortaggi disponibili:

° BORRAGINE, la protagonista di questa News.

° Lattuga FOGLIA di QUERCIA,un’insalata con ampie foglie tenerissime.

° Lattuga ROCCIA, un’insalata da apprezzare per la croccantezza.

° PISELLI, per appassionati del dolce legume, stufi di piselli surgelati o in scatola…

° PORRI, la verdura più nobile fra le alliacee; al vapore e poi gratinata al forno.

° CATALOGNA, un amarognolo gradevole, quando lessata o passata in padella. 

° CIPOLLOTTI, tagliati sottilissimi, una delizia nell’insalata.

° RUCOLA selvatica cresciuta spontanea; sono sufficienti poche foglie tagliate sottili, per dare profumo e piccantezza alla vostra insalata.

° ESSENZE AROMATICHE, sempre presenti ROSMARINOSALVIAPREZZEMOLO.


L’indirizzo è via Brigata Aosta, 8/b – San Massimo (dalla parte del muro antico della via, che è a senso unico, si trova un cancello aperto dal quale si accede all’ORTO, dotato di ampio parcheggio).

 RUCOLA selvatica (Eruca sativa) crescita spontaneamente in un’area non coltivata del ns. Orto.

Piante di LAVANDA dove fa capo il fiorellino giallo di una composita intrusa.